Le cocciniglie sono cugine strette degli afidi (entrambi Rincoti), possiedono come loro un apparato succhiante ? pungente con il quale assumono la linfa (floemizzi) e vivono in colonie numerose. Dispongono anch?esse di un dispositivo che trattiene acqua, zuccheri, sostanze minerali, necessari al fabbisogno fisiologico; il rimanente liquido, pompato all’interno del corpo, ?spulso tramite opportuni orifizi all’esterno sottoforma di melata, appetita da funghi (fumaggini) e altri parassiti.
Gli organi pi?lpiti sono i giovani germogli, le foglie e in alcuni casi le radici.
A differenze degli afidi, le cocciniglie presentano un marcato dimorfismo sessuale: i maschi sono alati, mentre le femmine sono attere (prive di ali) e col tempo tendono a perdere le zampe e le antenne divenendo semplici scudi di protezione per le uova. A causa di questa caratteristica nei secoli passati le femmine venivano scambiate per galle e i maschi per ditteri, come le mosche. Comunque sono di facile riconoscimento perch?i ricoprono il corpo con sostanze cerose di protezione (gli insetticidi di contatto non svolgono alcun effetto), che formano sopra il corpo una sorta di scudo.
Nei casi di forti infestazioni oltre al danno estetico si ha un deperimento fisiologico della pianta con ingiallimenti e perdita di foglie.
Questi insetti presentano una particolarit?ositiva: sono allevati sulle opunzie (fico d?india) perch?el corpo della femmina si estrae un colorantealimentare, il rosso carminio.
Per le piante ornamentali ?a segnalare la presenza di Ceroplastes ceriferus, cocciniglia asiatica di recente introduzione. Sono oltre un centinaio le specie di interesse ornamentale che possono essere attaccate da Ceroplastes ceriferus. Tra le pi?muni: Acer, Berberis, Buxus, Cornus, Deutzia, Euonymus, Ficus, Ilex, Lagerstroemia, Laurus, Magnolia, Platanus, Populus, Pyracantha, Rhododendron, Salix, Viburnum. La sua temibilit? dovuta all?elevata fecondit? la resistenza alle basse temperature. Attacca principalmente i rametti ed ?acilmente riconoscibile perch?ricoprendosi di cera, forma un cornetto proiettato in avanti (detto a cappello d´asino).