La Metcalfa, (Metcalfa pruinosa Say, 1830), è un rincote Omottero appartenente alla famiglia Flatidae. È un insetto fitomizo, che si nutre di linfa vegetale, di cui digerisce solo la parte proteica, mentre la parte zuccherina, indigesta, viene espulsa sotto forma di melata che si deposita sugli organi vegetali. Dato l’elevato contenuto zuccherino, la melata attira diversi imenotteri, tra cui le api che lo trasformano in miele, nel periodo estivo; risultando di fondamentale importanza per api e apicoltori. Il miele di questo particolare tipo di melata è l’unico che non prende il nome da una specie vegetale. La specie tuttavia può essere dannosa per l’agricoltura, poiché Metcalfa pruinosa se in forte sviluppo causa danni alle colture, in particolare attira delle specie fungine, provocando fumaggini che si sviluppano sulle sostanze zuccherine della melata.
Metcalfa pruinosa è un insetto d’origine americana, dove è diffusa sia al Nord (Canada, Ontario, Québec, Usa, Messico, isole Caraibiche) sia al sud fino al Brasile. È stato introdotto accidentalmente in Europa e rinvenuto per la prima volta in Italia nel 1980 in Veneto[1]. Da qui ha colonizzato tutto il territorio nazionale, isole comprese, e si è diffuso anche nelle zone circostanti (Francia, Svizzera, Croazia, Slovenia).[2][3]. Oggi in calo in tutta Italia.[