Citrus medica var. sarcodactylus o Mano di Budda

Citrus medica var. sarcodactylus o Mano di Budda è una varietà nata da una modifica genetica spontanea di Citrus medica. Appartiene alla famiglia delle Rutaceae e all’ordine Sapindales. Gli spicchi si accrescono separatamente gli uni dagli altri allungandosi e assumendo la forma che ricorda una mano. Per questo dagli orientali è stata chiamata mano di Budda. Per il resto è un cedro, un  piccolo albero con rami molto spinosi. Le foglie sono ovaliformi, grandi, di un verde pallido e i fiori sono bianchi e violacei verso l’interno. Si può coltivare anche in vaso seguendo i consigli riportati nelle altre sezioni di questa pagina. La buccia è molto rugosa, il frutto è scarso di sugo, molto profumato.

Caratteristiche

Informazioni aggiuntive

Irrigazione

Clima

Concimazione

Durata

Esposizione

,

Stagione

, ,

Substrato

Temperatura

,

esposizione


Questa varietà di Citrus medica si coltiva al sole o anche in semiombra.

fioritura


La fioritura avviene prevalentemente in primavera ma possono comparire fiori anche in altri periodi dell’anno. I fiori sono bianchi con tendenza a divenire di colore violaceo all’interno e crescono a formare un grappolo.

medicina


La buccia è simile a quella del comune cedro. È edibile ma tuttavia contiene una scarsa quantità di succo. Si utilizza di più la buccia per l’aroma che da essa promana ed è utilizzato dall’industria profumiera ed anche nella medicina tradizionale cinese per prevenire i classici mali invernali quali il raffreddore essendo ricco di vitamina C e per migliorare il sistema immunitario. È anche un frutto ricco di potassio e calcio ed aiuta l’assorbimento del ferro e quindi vale come antiossidante favorendo il ringiovanimento, o meglio la rigenerazione delle cellule, nel tempo.

concimazione


La concimazione si effettui dalla primavera all’autunno sospendendola nell’inverno. Si utilizzi un concime per agrumi comunemente reperibile nei negozi specializzati.

irrigazione


Sia l’eccesso di irrigazione e il ristagno idrico come anche l’eccessiva siccità risultano dannose per questa pianta. È opportuno irrigare quando al tatto il terriccio risulta asciutto

caratteristica


la presenza di protuberanze del frutto che lo fanno assomigliare ad una mano (da qui il termine volgare Mano di Budda) è dovuta ad una malformazione genetica avvenuta in natura e che viene ulteriormente sfruttata selezionando le cv dove questa anomalia è più accentuata.

potatura


Si rimuoveranno i rami secchi o danneggiati cercando di dare alla pianta una forma più larga permettendo una migliore circolazione dell’aria all’interno utile ad evitare lo sviluppo di malattie fungine dovute ad un eccesso di umidità.

malattie


Cocciniglie ed afidi sono i principali patogeni dei quali può soffrire.

particolarità


Si può coltivare in piena terra dove le condizioni climatiche lo consentono oppure in vaso come il limone mettendo la pianta al riparo d’inverno.

temperatura e clima


La temperatura non deve mai scendere sotto i +5°C. vivendo in climi temperati. Se scende sotto questo minimo la pianta va posta al riparo.

rinvaso


A seconda del tipo di coltivazione, piuttosto raramente. Quando la pianta è troppo grossa e non è più possibile procedere alla sostituzione del vaso, si deve fare una rinterratura, ossia va sostituita della terra.

substrato


Il substrato che si utilizza deve essere ben fertile e tendente ad un pH acido.

propagazione


Si può moltiplicare attraverso la talea di rami poco lignificati, oppure con una margotta o attraverso l’innesto. Nel caso si voglia utilizzare questa tecnica, il modo migliore per mantenere le caratteristiche è quello di utilizzare come portinnesto  l’arancio amaro. 

durata


Perenne

origine


Asia
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