Porre a dimora la polygala in luogo soleggiato, o parzialmente ombreggiato; l’esposizione alla luce solare diretta favorisce la fioritura.

Dall’inizio della primavera fino all’autunno, produce innumerevoli fiori, in grappoli, all’apice dei fusti, di colore lilla-rosaceo, molto ornamentale; alcune specie sono a fiore bianco.

Il nome deriva dal graco polys = molto e gàla = latte, per la credenza che questa pianta, molto presente nel foraggio, incrementasse la produzione del latte.

Durante il periodo vegetativo, mescolare all’acqua del concime per piante da fiore e concimare ogni 20 giorni circa.

Da marzo a ottobre annaffiare con regolarità, lasciare asciugare completamente fra un intervento e l’altro. Durante i mesi freddi annaffiamo raramente, solo durante le giornate miti. Evitiamo gli eccessi ed evitiamo di mantenere il terreno troppo umido o inzuppato d’acqua.

Potare la pianta per favorire l’aerazione.

Spesso i boccioli vengono colpiti dagli afidi; eccessive annaffiature o un terreno non drenato provocano marciume radicale.

La temperatura minima invernale non deve essere al di sotto dei 4 °C.

Predilige terreno soffice, molto ben drenato. Si consiglia di utilizzare il terriccio per agrumi già preparato, oppure mescolare un po’ di torba con poco stallatico ed una buona quantità di pomice.

Per seme in primavera, o per talea in estate, utilizzando i rami che durante l’anno non hanno prodotto fioritura. La moltiplicazione avviene anche per trapianto dei polloni.

Temperato.

Perenne.

Originaria dell’Africa meridionale.