Ulivo

albero sempreverde di dimensioni variabili, corteccia grigia e liscia fino a dieci anni e poi nodosa, nera. La circonferenza del fusto può raggingere i 6 m. e può presentarsi anche ramificato fino alla base. Il suo apparato radicale è molto forte, la chioma è bassa, arrotondata ed irregolare. Questo albero bellissimo si sviluppa con grande lentezza ma è una pianta molto longeva, infatti, può vivere anche diversi secoli. Le foglie sono piccole, lanceolate, opposte e di consistenza coriacea; la pagina inferiore è bianco- argentea, quella superiore di colore verde. I fiori, piccoli e biancastri, ermafroditi, sono riuniti in minuscoli grappoli eretti. Il frutto, l’oliva, è una drupa carnosa, ovale, con buccia d’apprima verde e successivamente nero-rossiccia. Al suo interno è presente un nocciolo duro e legnoso.

Caratteristiche

Informazioni aggiuntive

Irrigazione

Clima

Concimazione

Dimensione
Durata

Esposizione

Stagione

Substrato

Temperatura

esposizione


luoghi assolati e riparati.

fioritura


La fioritura ha inizio in aprile con la comparsa, sui rametti di un anno, dell’infiorescenza, detta mignola, formata da una decina di fiori

arte


nel medio evo usato nelle chiese per alimentare le fiammelle. E’ sempre stato simbolo di castità; nel XVI sec. si credeva che l’albero, per dare molti frutti, doveva essere piantato e coltivato da donne vergini.

medicina


povero di grassi saturi, molto usato nella dieta mediterranea. La Struttura dell’Oliva ed il contenuto in Olio: Esocarpo – Buccia: 1% Mesocarpo – Polpa: 70% Endocarpo – Nocciolo: 29%. In passato usato anche nella cosmesi, per la cura del corpo. Ha proprietà febbrifughe, astringenti, antinfiammatorie. La droga usata sono i frutti e le foglie che possono essere raccolte tutto l’anno.

letteratura


L’Olivo è citato una settantina di volte nella Bibbia e nel Corano ne è descritto uno misterioso. Dai frutti dell’Olivo si ricava olio sacro, che rigenera spiritualmente; per questa ragione nell’Antico testamento si ungevano i sacerdoti ed i re per consacrarli.

segnalazioni


 

storia


Quest’albero modesto e generoso, fu sempre amato ed apprezzato come un dono divino. Dopo il diluvio universale, una colomba portò una foglia d’olivo a Noè , sull’Arca, come segno di pace e simbolo di speranza. Testi antichi dimostrano che la coltivazione dell’Olivo risale ad almeno 6000 anni fa. Il ramoscello di olivo è da sempre simbolo di pace, e fratellanza, noto fin dai tempi dei primi cristiani; la corona formata dai suoi rami è dono ambito, premio per i vincitori delle Feste Panatenee e dei giochi olimpici nell’antica Grecia.

viaggio


L’olivo è originario dell’Asia, si è poi diffuso in Grecia, in Sicilia, quindi nella penisola iberica. All’epoca di Ulisse, ad Itaca dovevano vegetare esemplari centenari e giganteschi se dal tronco l’eroe riuscì a ricavare il talamo nuziale. Coltivato con successo anche come bonsai. Come le piante da cui derivano, anche gli olivi bonsai resistono anche in condizioni colturali difficili ma patiscono il freddo e le correnti d’aria.

concimazione


usare concimazione che fornisca azoto, fosforo, potassio e molti altri microelementi, migliorando contemporaneamente le proprietà fisiche del suolo e la sua permeabilità. ottimo il letame ben maturo prima della messa a dimora.

irrigazione


vive in ambienti aridi, ma in primavera necessita di irrigazione di soccorso. In presenza di piante giovani è importante intervenire in periodi siccitosi.

potatura


è necessaria una potatura di produzione. è possibile eliminare i rami secchi o danneggiati.

malattie


soggetto a diverse malattie, da insetti e funghi, da curare con prodotti appositi. In certi casi è necessario intervenire anche con la tecnica delle slupatura .

particolarità


molto longeva, anche perché riesce a rigenerare completamente o in buona parte l’apparato epigeo e ipogeo che siano danneggiati. Teme il freddo e le gelate.

temperatura


Predilige un clima temperato, senza sbalzi di temperatura.

rinvaso


Si effettua durante la primavera, ogni 2 anni circa, utilizzando un terriccio di coltivazione.

substrato


media fertilità, suolo anche poco profondo, calcareo e sassoso. La predilezione è per terreni freschi e ben drenati.

propagazione


Può essere effettuata tramite l’uso dei cosiddetti “mammelloni” che sono degli ingrossamenti alla base della pianta, ma che talvolta si sviluppano sul fusto. Possono essere utilizzati anche i polloni radicati o la moltiplicazione per talea. Naturalmente può anche essere seminato. Per avere degli esemplari già adulti è possibile effettuare un trapianto.

clima


temperato

durata


perenne

origine


Europa
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